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LA LINGUA

Quando il mistero si manifesta, ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli davanti all’universo, di quanto poco conosciamo, se non quello che l’uomo a creato, siamo abituati alla concretezza, alla giustificazione morale e scientifica, (ci credo se tocco “con mano”).

La vita a volte ci mette a disposizione delle prove di fede, chi riesce a cogliere il significato di questa opportunità potrà raggiungere risultati inaspettati, in un mondo dove tutto è materiale, lasciarsi andare verso l’ignoto privo di ogni tipo di conoscenza, metodo, tecnologia, scienza o addirittura filosofia, rende il percorso del credere molto difficile, in questo caso non mi riferisco a fede religiosa, ma a quel credere in se stessi a tal punto di accettare gli accadimenti lungo il percorso della vita.

La mia  vita è stata sempre una continua

“dimostra – azione”, di quanto potevo essere bravo, professionale, esperto, geniale, purtroppo con fatica, impegno, dedizione,  lavoro, per cui il solo fatto di pensare che posso creare una azione senza essere l’artefice dell’azione stessa, mi ha creato molte difficoltà nel credere che poteva accadere. Ho imparato che molti schemi ci tengono legati a modelli di vita che rappresentano la visione della società in cui viviamo, se non riusciamo ad andare oltre, non possiamo comprendere quanto sia importante credere a quello che inizialmente non si comprende. La lingua con cui intono i miei canti è composta principalmente da vocalizzazioni armoniche che prendono forma in maniera melodica spontanea, non esiste difficoltà in questo se non quello da allontanarsi da ogni schema musicale, per me compito facilitato non conoscendo  la lettura della musica,  non avendo doti canore speciali. Quando canto con questa “strana” lingua le persone comprendono il senso del canto, tanto da vederne un messaggio preciso, come se parlassi una lingua comprensibile, è un vero mistero che oggi accetto con grande gratitudine.  

 

 

La visione innovativa dello sciamano

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